domenica 28 aprile 2013

Deliri fangirlistici #1


Inauguriamo una nuova "rubrica" (che chiamarla così fa pure figo) che darà giustificazione al nome del blog **
E' uscita la cover di Unhinged, seguito di Splintered! Pensavo fosse un libro unico e invece sarà una serie, ma vabbè, farò lo sforzo di comprarlo ù_ù
Adoro questa cover, così come ho adorato quella del primo libro ** Viste dal vivo sono anche più belle **
Non vedo l'ora di avere il libro fra le mie avide manine <3

venerdì 26 aprile 2013

Work in progress!

Sto cercando di districarmi tra le millemila meraviglie del layout di Blogger, nel tentativo di personalizzare un pochino l'aspetto di questo spaziettino, ma temo che ci vorrà del tempo.
Intanto c'è un header, per il resto ci stiamo attrezzando...
Dio santo, in cosa mi sono lanciata é_è

Sul fronte delle letture, tutto procede regolare ù_ù Ho finito un libro abbastanza bruttino, del quale non parlerò, e sono a metà del terzo di una trilogia steampunk per ragazzi che fa le scarpe alla quasi totalità della produzione odierna dedicata a questo target. Scott Westerfeld ti lovvo tanto <3

E ora via, verso il veterinario, che il mio cane è troppo tonto per capire che i cactus bucano, specialmente negli occhi -_-''

mercoledì 24 aprile 2013

Ultime letture mangose

Visto che la pila di fumetti da leggere è alta quasi quanto me, ho deciso di prendere in mano la situazione ù_ù
Peccato che continui comunque a crescere incontrollata...che abbiano inziato a riprodursi??? In ogni caso, partiamo con letture!
I primi volumetti a cui mi sono dedicati sono stati i numeri 1 e 2 di Uchu Kyodai - Fratelli nello spazio di Chuya Koyama, seinen manga ad ambientazione spaziale/futuristica.
Generalmente non apprezzo moltissimo il genere fantascentifico: ho fatto vari tentativi (Planetes, che era molto bello; The Five Star Stories, che è una cosa folle, ma comunque apprezzabile; Record of the Venus Wars, che non ho neppure completato), quindi mi sono approcciata a questa serie pensando "Massì, non mi piacereanno e lascerò perdere"...figuriamoci é_è
Uchu Kyodai parla di tutto meno che di spazio e mondi alieni, anzi! La vicenda si concentra sui due fratelli in copertina, specialmente sul maggiore, e sul fatto che rinunciare ai propri sogni e alle proprie aspirazioni con troppa facilità non porta mai a nulla, se non ad una vita fatta di rimpianti.
Ovviamente, visto che il sogno di entrambi i fratelli è andare nello spazio, si parlerà anche di astronavi, allenamenti preparatori ed astronauti, ma il tutto sarà funzionale alla storia. La serie è ancora in corso in Giappone (attualmente conta 20 volumi) e da circa un anno va in onda l'anime, che conta per ora 47 episodi.

Il terzo volumetto letto è stato il divertentissimo Thermae Romae n°V di Mari Yamazaki ù_ù Per chi ignorasse la trama, il protagonista del manga è l'ingegnere romano Lucio che,  per qualche misteriosa ragione, si ritrova catapultato nel Giappone moderno passando attraverso...le terme! E' un manga fortemente umoristico, con tutte le dis-avventure del nostro Lucio, che piano piano inzia ad apprezzare sempre di più l'arte delle terme giapponesi, tanto da ispirarsi ad essa per alcuni dei suoi lavori.
Questo volume è, purtroppo il penultimo, quindi non voglio spoilerare troppo: dico soltanto che è una serie davvero ben fatta, che trasuda passione per entrambe le culture esplorate e che non può mancare in libreria. Magari quando uscirà l'ultimo volume farò un post dedicato all'intera serie!
Il penultimo volumetto letto è stato Dreamin' Sun n°2 di Ichigo Takano. La lettura del primo numero mi aveva lasciata piuttosto freddina, anche perchè più di metà dei capitoli servivano ad introdurre i personaggi e a spiegare come Shimana fosse andata a vivere da sola in una casa abitata da tre uomini; certi passaggi mi erano sembrati un po' forzati, nel senso, quale padre lascerebbe la propria figlia 16enne andare via di casa per poi vederla trasferirsi in un appartamento pieno di sconosciuti?
Il secondo numero è stato molto più piacevole, visto che si concentra più sulle vicende sentimentali dei protagonisti, delineando un triangolo molto interessante :D (e io non amo molto i triangoli è_é)
Aspetto con curiosità il 3° volume in modo da poter decidere se continuare la serie o meno.
L'ultimissimo manga letto è Five n°2 di Shiori Furukawa, uno shoujo scolastico del quale sapevo ben poco, ma che ho preso convinta dalle recensioni positive e dal basso prezzo di copertina. Putroppo la mia avventura con questo manga si chiude qui: se il primo numero mi era sembrato assurdo ed esasperato in certi punti (tipo la prova di sopravvivenza nella giungla...ovviamente, quale scuola non manderebbe i propri allievi nella giungla -_-') il secondo è stato peggio: *spoiler!*
si assiste infatti alla classica gita scolastica, che però prevede che gli studenti, divisi in gruppi di 6, vadano in giro per il mondo senza accompagnatori o che altro.
Ovviamente, i 6 protagonisti finisco nello stesso gruppo e si recano ad Atami, dove Hina incontrerà un vecchio compagno di classe dalle intenzioni non proprio candide.
La situazione sentimentale non ha nessuno sviluppo, anzi, Hina sembra abbastanza ingnara di quello che le accade intorno, mentre i 5 figoni che la attorniano hanno il background e l'appeal di una zucchina. Un vero peccato, magari sarebbe migliorato nei prossimi numeri, ma putroppo non ho posto e soldi per dedicarmi a serie che mi convincono poco.

Alla prossima, forse con altre letture fumettose, ma stavolta da occidente :)

lunedì 22 aprile 2013

Beautiful Creatures "Libro vs Film"

Devo assolutamente decidermi a iniziare la pianificazione dei post è_è non è che non ho nulla di cui parlare, è che mi perdo in diecimila scemenze t_t Ma cominciamo!

 Beautiful Creatures, noto in Italia come "La Sedicesima Luna", è uno dei tantissimi esempi di paranormal romance young adult che popolano le librerie da un paio d'anni a questa parte; non voglio lanciarmi in un pippone infinito sul genere in questione (magari lo farò prossimamente, quando mi sarò documentata meglio), quanto piuttosto esprimere un paio di considerazioni e fare un confronto fra libro e film.

Qual è la trama? Presto detto: Ethan è un ragazzo di 16 anni che vive nel paesino più retrogrado e bigotto di tutta l'America del Sud (suppongo sia concittadino di Stan Smith ò_ò), ma vorrebbe andarsene il più presto possibile, anche per dimenticare la difficile situazione familiare; il padre infatti si è rinchiuso nel suo studio dopo la tragica morte della moglie, lasciando il figlio da solo col suo dolore.
Accanto a Ethan c'è però Amma, la donna delle pulizie/tata, che si preoccupa per lui come una seconda madre...ah già, è anche una Veggente, discendente da un'antica stirpe di indovine ed esperte di voodoo.
Un bel giorno, nella ridente Gatlin, arriva Lena Duchannes, nipote del misterioso Macon Ravenwood, che vive recluso nella sua villa da anni; inutile dire che la ragazza sarà presa di mira dalla scuola intera, salvo fatto per Ethan, che si rende conto di avere davanti la protagonista del sogno che lo tormenta da mesi.
Che lo dico a fare...è Amore! Ma, come in ogni YA che si rispetti, sarà un amore difficile, anche perchè Lena è una Maga e il giorno del suo 16esimo compleanno sarà Reclamata dalla Luce o dalle Tenebre, senza possibilità di scampo o di scelta.

La cosa che più mi ha fatto apprezzare questo romanzo sono stati proprio i personaggi che lo popolano: Ethan è un ragazzo innamorato, ma senza atteggiamenti da super-macho o da bellostronzo, mentre Lena, pur essendo un tantinello Marysuesca, non risulta mai troppo esasperata; ha paura della Reclamazione e di quello che potrebbe comportare e vorrebbe vivere come una ragazza normale.
I personaggi secondari, come Link o Marian, sono caratterizzati con la stessa cura riservata ai principali, e lo stesso vale per i parenti di Lena; Ridley, Recee, Macon e compagnia hanno tutti un background, non approfonditissimo nel primo capitolo, ma che nei seguenti viene esplorato sempre di più.
Secondo punto a favore è il punto di vista piuttosto insolito: è Ethan che racconta la storia, quindi abbiamo una visione al "maschile" degli avvenimenti, cosa rara in uno YA. E poi è scritto al passato. Non avete idea di quanto mi infastidisca leggere libri scritti al presente é_è

Ma veniamo alla seconda parte del post, ovvero, l'immancabile trasposizione cinematografica!!
Dopo aver terminato la visione, una domanda mi è sorta spontanea: perchè? E poi un altro paio: chi? Come?? Poi sono seguiti i moccoli, ma lasciamo correre è_é

Come si può dedurre, non mi è piaciuto.
I problemi sono stati fondamentalmente due: il casting, fatto dalle stesse persone che scelsero Banderas per fare Armand nell'Intervista col Vampiro, e la sceneggiatura.
Ora, la trama di BC non è così complessa da aver bisogno di grosse semplificazioni; ci sono sicuramente delle parti superflue, delle spiegazioni lunghe che si possono accorciare, ma cambiare totalmente una storia tanto amata dai fan mi sembra davvero assurdo.
Alcuni personaggi sono stati stravolti completamente, tipo Macon, che sembra solo un gran rompipalle che sta lì per fare scenate alla nipote, o Amma, che è misteriosamente ringiovanita e non brandisce il suo mitico cucchiaio da cucina, ma dispensa consigli ad cazzum tanto per fare scena. Ad altri, tipo Marian o Recee, è andata meglio e sono direttamente spariti dall'obbrobr dalla pellicola.
La trama ha pochissimi punti di contatto con quella del libro (l'incontro tra Ethan e Lena, le visioni del cammeo e i piani di Sarafine) mentre il resto è stato trasformato in una sorta di teen movie di serie Z, con tanto di sguardi languidi e musiche struggenti. Persino il finale è completamente diverso.

Il casting è stata la seconda nota dolente: se posso passare sopra ad una Ridley mora sprovvista dei suoi letali lecca lecca, vedere Ethan interpretato da Alden Ehrenreich (che ha 24 anni e ne dimostra 30) è stato impossibile da ignorare. Non dico che non fosse bravo, anzi...solo che avrebbe dovuto interpretare un 16enne, non un vecchio babbione che va ancora al liceo. Sorvolo su Macon (Jeremy Irons sarà anche bravo, ma il personaggio che interpretava era tutto sbagliato) e su Amma che è meglio.

Se vi venisse la voglia di saperne di più su questa storia, lasciate perdere il film e buttatevi sul libro.

venerdì 5 aprile 2013

La leggenda di Arata - Yuu Watase

Sì, è una serie piena di gnoccoloni...no, non ho nulla da ridire in proposito :D
Lo so lo so, non scrivo più nulla da secoli, ma di secondo nome faccio Incostanza e di cognome Ozio, quindi fate voi...
Aehm, veniamo al manga in questione che è meglio...
La leggenda di Arata è un manga a tematica fantasy scritto e disegnato da Yuu Watase, autrice anche di Fushigi Yuugi (che attende di essere ritirato alla posta), Alice 19th e del bellissimo quanto tragico Sakura Gaari.
La storia inizia presentandoci i due protagonisti, entrambi chiamati Arata: l'Arata che vive a Tokyo ha i suoi problemi nell'affrontare la vita scolastica, funestata da continui atti di bullismo da parte dei compagni (di uno in particolare) mentre l'altro Arata, che vive nella terra di Amawa, viene costretto a travestirsi da donna per prendere parte alla cerimonia di successione della principessa; tuttavia le cose non vanno come sperato e Arata-di-Amawa si ritrova coinvolto in un vero e proprio colpo di stato e finirà per diventare il capro espiatorio. Tentando di sfuggire alla cattura, si scambierà con l'Arata-di-Tokyo, dando il via ad una saga fantasy davvero bellissima.

Arata e Kotoha la maga bianca, l'uneme °°
Avevo sentito parlare di questo manga su Youtube e, avendo trovato il primo numero in fumetteria, mi sono detta "perchè no?" Devo dire che ho fatto decisamente bene.
Man mano che si procede nella lettura ci si trova davanti a diverse situazioni che sono molto familiari ai lettori abituali di saghe fantasy: in primis, Arata è il classico prescelto da forze superiori che deve affrontare mille pericoli, crescendo e maturando; seconda cosa, durante il viaggio intrapreso per raggiungere e salvare la principessa (Sorry, but your princess is in another castle!) al gruppo inizialmente composto dai soli Arata e Kotoha (la guaritrice) si aggiungeranno nuovi membri, tra cui Kanate (il ladro), Kannagi (lo spadaccino, inizialmente nemico di Arata, ma che inizia ad ammirarlo quando si rende conto della sua forza), Mikusa e Rami (la prima è una donna che si traveste da uomo e la seconda un'altra guaritrice) e Yataka (un custode come Arata e Kannagi)

L'altro Arata
Parallelamente alle vicissitudini di Arata-di-Tokyo, anche l'altro Arata deve imparare ad ambientarsi in un mondo sconosciuto e ad una vita che non è la sua, portando scompiglio e incontrando alcuni personaggi decisamente interessanti.

L'autrice riesce a dare la stessa importanza ad entrambi i protagonisti, alternando il punto di vista dall'uno all'altro per mostrarci come i nemici tramino per distruggerli, senza appesantire o rallentare la narrazione.

 I temi del viaggio e della crescita interiore sono sviluppati benissimo dalla Watase, che oltre a mostrarci power-up sempre maggiori, ci fa vedere quali sono le difficoltà e le incertezze che turbano l'animo "dell'eroe", che cerca sempre una via alternativa allo scontro all'ultimo sangue senza comunque cadere nell'abisso del buonismo a tutti i costi.

Ovviamente, come in ogni fantasy che si rispetti, non mancano i nemici da sconfiggere e l'avvicinamento progressivo ad un "boss finale", della cui identità non sono ancora molto sicura.

Il gradevolissimo Kadowaki
Il tratto è quello inconfondibile dell'autrice: preciso e molto dettagliato, con degli sfondi non curatissimi, ma comunque funzionali, ha anche il grande pregio di rendere chiare e comprensibili le scene d'azione (e no, non è per nulla scontato)

L'edzione è quella scrausissima della Planet da edicola, anche se poi esce solo in fumetteria e il prezzo ha subito aumenti per via delle scarse vendite; per quanto riguarda questo problema, mi trovo d'accordo con chi, su Youtube, diceva che i maschi lo snobbano perchè è della Watase e le femmine idem perchè non è uno shoujo.

Va riconosciuto che l'impostazione è "femminile": i personaggi sono molto concentrati sui propri sentimenti e su quelli altrui, oltre che sulle battaglie, il che può risultare noioso per chi cerca solo le mazzate; trovo che sia una lettura forse più adatta ad un pubblico femminile, anche non abituato ai fantasy, ma non lo sconsiglierei in toto ai maschi, se apprezzano fumetti con delle dinamiche tra i personaggi ben approfondite.

Se non l'avete ancora fatto, compratevi i primi due-tre numeri, potrebbe davvero conquistarvi.